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INTRODUZIONE E INQUADRAMENTO

Dalla fine 2002, dopo la crisi esalativa del 2 novembre, ISMAR e INGV hanno eseguito studi del complesso vulcanico di Panarea ANZIDEI2005, COCCHI2008-LOOKING. La Crociera PANSTR10  e' stata pianificata per completare la acquisizione di dati magnetometrici e gravimetrici ad alta risoluzione. del complesso di Panarea, includendovi anche quello di Stromboli.

Il retroarco vulcanico Eoliano (Fig. 1) comprende sette isole maggiori (Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano, Panarea and Stromboli) e diversi apparati sottomarini ed e' formato dalla convergenza delle placche africana ed eurasiatica e dalla subduzione e ritiro verso SE della litosfera ionica BARBERI1973, DOGLIONI1991, DOGLIONI1994, CARMINATI1998, ARGNANI2000. Esso puo' essere suddiviso nei tre settori Occidentale, Centrale e Orientale DEASTIS2003, caratterizzati da differente evoluzione strutturale e tettonica, vale a dire compressione a O, faglie normali, trascorrenti ed estensionali al Centro e a E.

L'Isola di Panarea e' la porzione emersa di uno stratovulcano alto piu' di 2000 m e lungo circa 20 Km GABBIANELLI1993, GAMBERI1997-AEOLIAN, CALANCHI2002. A E di Panarea, e' presente un gruppo di isolotti (Basiluzzo, Dattilo, Panarelli, Lisca Bianca, Bottaro, Lisca Nera and Formiche). panarea e' cpnsiderata inattiva, tuttavia GAMBERI1997-AEOLIAN mostra possibili emersioni di materiali vulcanici recenti nei pressi di Basiluzzo; le linee di deformazione attuali sono per lo piu' relative a faglie a direzione NE-Sw LUCCHI2007.

Il rilascio esplosivo di gas del 2002-11-03 a E di Panarea, nei pressi degli isolotti Bottaro e Lische, in una area nota storicamente per attivita' di tipo effusivo ITALIANO1991, e' stato in grado di generare e sostenere nel tempo colonne di gas emergenti in superficie dal fondo a circa 15-20 m di profondita'. Diversi punti di emissione sono stati individuati da sub, ROV, indagini batimetriche ANZIDEI2005, ESPOSITO2006, ALIANI2010. Il piu' impressionante di questi e' stato a SW di Bottaro (PEG1, Fig. 2 and 3), dove il gas sgorgava violentemente da una depressione ellittica a -15 m. Un pennacchio di sedimento sospeso, prodotto dalla esplosione e collasso del fondo marino, e' rimsato visibile per giorni. DIversi autori hanno discusso tale fenomeno alla luce di problemi di monitoraggio e sorveglianza vulcabica, e di possibili connessioni tettoniche regionali HEINICKE2009, ACOCELLA2009, WALTER2009.

Figure 2: Isola di Panarea e Isolotti..
\includegraphics[width=\linewidth]{IMG/PANAREA_INQ.eps}

Stromboli e' una isola vulcanica lunga 45 km situata nella porzione NE dell'arco Eoliano. Essa poggia sulla crosta assottigliata del margine Tirrenico Sudorientale, e la sismicita' profonda mostra ipocentri a profondita' di 250-200 km. La crosta continentale, sulla quale poggiano le Isole Eolie, si assottiglia verso il centro del Bacino Tirrenico, e ha uno spessore crostale di circa 18 km sotto l'isola MORELLI1975. Una zona regionale di debolezza crostale controlla l'impianto di magma e la evoluzione vulcano-tettonica della cintura di Panarea e Stromboli LANZAFAME1984, ZANCHI1989, GABBIANELLI1993, BOSMAN2009.

Le eta' dei prodotti piu' antichi sono stati trovati esserer di 100 ka per Stromboli e 250 ka per il dicco vulcanico di Strombolicchio GILLOT1993, resto di un piu' antico ed eroso edificio vulcanico OKUMA2009, BOSMAN2009. La evoluzione di Stromboli presenta fasi costruttive e distruttive; l'ultimo collasso del fianco NW, probabilmente alcune migliaia di anni fa, ha generato uno zona escavata sottomarina (Sciara del Fuoco), che e' stata sede della frana sottomarina e relativo tsunami del 2002-21-29 durante una violenta fase eruttiva CHIOCCI2008SLIDE, CHIOCCI2008RESIL, BOSMAN2009.

Stromboli e Panarea sono anche stati studiati con sismica a rifrazione e riflessione STR06-REP, CASTELLANO2008, BORTOLUZZI2007. Si e' anche pianificato il poszionamento di un OBS per ripetere l'esperimento del 2006 MRS06-REP sulla cima del Marsili MARANI2002, COCCHI2009, CARATORI2010. Ulteriori 4 OBS erano previsti essere deposti a N dell'Isola di Alicudi e sull'allineamento SE Stromboli e NW Marsili, alla luce della campagna di sismica profonda rifrazione e riflessione con R/V Sarmiento de Gamboa e R/V Urania nell'ambito del progetto Spagnolo-tedesco-italiano MEDOC per lo studio del Mar Tirreno.

Figure 3: Emissioni gassose presso Bottaro (modificato da ALIANI2010). I pannelli in alto mostrano il gas dal fondo a SW di Bottaro (PEG1). Batimetria e localizzazioni da ANZIDEI2005.
\includegraphics[width=\linewidth]{IMG/EMISSIONS_P.eps}

Inquadramento oceanografico

Il Mar Tirreno scambia con le altre zone del MAr MEditerrano attraverso il Canale di Sardegna, il Canale di Sicilia e il Canale di Corsica, che rappresentano soglie morfologiche per la circolazione delle acque intermedie e profonde MILLOT1987, ASTRALDI1994, SPARNOCCHIA1999, ASTRALDI2001. L'acqua di superficie (0-200) che entra nel Tirreno attraverso il Canale di Sardegna e' l'acqua Atlantica Modificata (MAW) trasportata dalla corrente Algerina (AC). La MAW e' caratterizzata da salinita' relativamente bassa (in media inferiore a 38 PSU), e fluisce ciclonicamente lungo la costa Italiana. Attraverso lo stretto di Sicilia, a profondita' da circa 200 m a 700m, il bacino riceve la Acqua LEvantina Intermedia (LIW), che e' marcata da un massimo subsuperficiale di temperatura e da salinita' piu' alta (in media 38.8 PSU), e si mescola con la MAW in superficie e con le masse d'acqua piu' profonde. Dalla profondita' di 700 m al fondo e' presente la Acqua prodonda Tirrenica (TDW), essendo il risultato della modificazione della Acqua Profonda Mediterranea Occidentale (WMDW) che fluisce dal Canale di Sardegna. La circolazione tirrenica e' caratterizzata da due rotazioni cicloniche nei bacini a Sud e Nord, e vortici anticlonici nel bacino Centrale. Strutture a scalino ZODIATIS1995 sono presenti nella TDW.


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2010-06-10