La convergenza meso-cenozoica tra l'Africa e l'Eurasia ha prodotto la complessa evoluzione geologica dell'area mediterranea che e' caratterizzata dall' interazione tra i processi contrazionali e la tettonica estensionale ampiamente presente dall'Oligocene superiore al retro delle catene orogeniche circum-mediterranee [Cavazza et al.(2004)]. Il risultato e' la formazione di un notevole numero di strutture arcuate che si posizionano su un limite di placca ad andamento irregolare ed a carattere generalmente diffuso [Faccenna et al.(2004]. Drastiche arcuature neogeniche sono presenti nel Mediterraneo in corrispondenza dell'AC, dell'Arco di Gibilterra e della dorsale Mediterranea. Al retro di questi archi si trovano bacini a crosta continentale assottigliata e/o oceanica [Kastens et al.(1988)],[Platt and Wisser (1989)], originatisi da processi di rifting neogenici, e risultano quindi almeno in parte contemporanei alle arcuature degli orogeni stessi.
L'AC e' un complesso di subduzione ben comparabile in termini di evoluzione geodinamica con l'adiacente Dorsale Mediterranea con la quale interagisce nel settore orientale del Mar Ionio (1). L'AC collega la Catena Maghrebide siciliana, ad andamento W-E, con l'Appenino meridionale, orientato NW-SE [Patacca and Scandone(2004)], e costituisce nel Mar Ionio il limite di placca Africa-Eurasia [Faccenna et al.(2004]. L'AC ha acquisito la sua forma attuale principalmente tra il Miocene superiore ed il Pleistocene durante l'apertura del bacino di retro-arco tirrenico in risposta all'arretramento sud-orientale della zona di subduzione oceanica dello Ionio lungo un piano di Benioff fortemente inclinato [Malinverno et al.(1986)], [Kastens et al.(1990)], [Patacca et al.(1992)], [Gueguen et al.(1998)],[Faccenna et al.(2001], [Sartori(2003)], [Rosenbaum and Lister (2004)]. In affioramento l'AC, considerato un frammento di catena alpina, e' costituito principalmente da unita' paleozoiche cristallino-metamorfiche impilate tra il Cretaceo superiore ed il Miocene medio ([Bonardi et al.(2001)], con bibliografia). Esso e' caratterizzato da una notevole frammentazione crostale, con formazione di blocchi distinti e rotazioni tettoniche [Van Dijk and Scheepers(1995)] e recenti dati geologici e geofisici suggeriscono che la sua evoluzione dinamica e' stata guidata negli ultimi 700.000 anni da intensi movimenti verticali [Gvirtzman and Nur A (2001)]. L'area esterna all'AC presenta un bacino di notevole profondita', superiori ai 4000 m (Piana abissale Ionica o Piana Abissale di Messina). La transizione tra la piana abissale ed il prisma di accrezione e' piuttosto netta e marcata dal fronte di deformazione esterno che, come nella adiacente Dorsale Mediterranea, dovrebbe essere la sede di processi di raccorciamento e offscraping. Quest'area rappresenta la porzione deformata piu' recente e contiene le strutture che marcano il passaggio alle zone di "avampaese". Per questo motivo costituisce la sede ideale dove inquadrare la cinematica e la dinamica evolutiva recente del sistema e ricostruire le interazioni neogenico-quaternarie tra l'Africa e l'Eurasia.