PROGETTO FIUME PO

Acquisizione di dati, sperimentazione di metodologie geofisiche

e valutazione del loro impatto ambientale sul Fiume Po



CONCLUSIONI


Il progetto, definito da ENI-Div. AGIP, CNR-Istituto di Geologia Marina di Bologna e Regione Emilia-Romagna e concordato con A.R.N.I. (Azienda Regionale per la Navigazione Interna), Autorità di Bacino del Fiume Po e Magistrato per il Po, è stato realizzato dalla Società G.A.S. (Geological Assistance & Services), con la partecipazione del Dipartimento di Biologia dell’Università di Ferrara e della Società Geoitalia S.p.A., nell’autunno 1996.

Nel corso del 1997 sono stati elaborati e finalizzati tutti i dati acquisiti.

I risultati dei test effettuati sulla fauna ittica e sugli argini del fiume, hanno evidenziato l’assenza di impatto ‘ambientale’ dell’energia rilasciata dalla sorgente d’energia utilizzata nel progetto (air gun).

Inoltre tutte le fasi del progetto si sono svolte senza alcun incidente a cose o persone.

L’acquisizione dei dati batimorfologici, disponibili in forma digitale e restituiti cartograficamente alla scala 1:5000 ha consentito la prima cartografia di dettaglio del fondo fluviale su una larghezza variabile da 50 a 150 metri in corrispondenza della linea di navigazione, consentendo la realizzazione di un esperimento pilota per nuove acquisizioni da parte degli enti preposti alla gestione del Fiume. I dati acquisiti lungo il Fiume, abbinati in questo lavoro alla cartografia di sponda disponibile, sarebbero ulteriormente valorizzati da una integrazione con cartografie più aggiornate e con livellazioni idrometriche più accurate.

La sperimentazione di metodologie convenzionali (sorgenti di energia e sistema di ricezione di tipo marino) in contesti non convenzionali (acque fluviali) ha dimostrato come nonostante l’impiego di uno “streamer” di soli 600 metri di lunghezza e di un volume di energizzazione molto contenuto si siano ottenuti mediamente risultati di buona qualità. Solo nella parte superficiale della linea (0¸500 msec) i risultati non sono stati particolarmente buoni. La qualità in questo intervallo potrebbe essere migliorata mediante un’acquisizione con sorgenti di energia ad altissima risoluzione (“True Air Gun”).

L’acquisizione sismica digitale, valorizzata da un’accurata ed attenta elaborazione, ha infatti consentito la realizzazione di una linea di circa 150 km di buona qualità.

In particolare le linee sismiche acquisite nel tratto interno del Fiume presentano eventi coerenti e ben definiti, tanto nella serie clastica plio-quaternaria quanto in quella oligo-miocenica; il tetto della sottostante serie mesozoica è quasi sempre ben identificabile e spesso sono presenti riflettori anche all’interno della serie carbonatica.