Catalogazione IGM-CNR: RAPPORTO TECNICO IGM-CNR N. 67
MODALITA' DI DEFORMAZIONE DEL CUNEO DI ACCREZIONE
DEL MEDITERRANEO ORIENTALE
ELABORAZIONE DEI PROFILI SISMICI MULTICANALE MS58 E MS52
Parole Chiave: 1. Mediterraneo Orientale 2. Prisma di accrezione 3. Processi di convergenza 4. Evaporiti messiniane 5. Progradazione di un delta 6. Carichi Differenziali
Sommario - Il contributo dell'Istituto di Geologia Marina al progetto "Modalita' di deformazione del cuneo di accrezione del Mediterraneo Orientale", consiste nell'elaborazione di parte dei dati sismici e nella interpretazione geologica delle sezioni elaborate. L'elaborazione 'standard' dei profili sismici e la produzione delle sezioni 'stack', e' stata effettuata presso l'OGS. Sulla base della loro analisi preliminari si sono individuate sezioni chiave per l'interpretazione strutturale, localizzate alla transizione tra la piana abissale ed il prisma di accrezione (MS-52: s.p. 2680-3010, MS-58: s.p. 200-1400). Tali sezioni sono state sottoposte ad una successiva fase di elaborazione presso l'IGM, dove sono stati applicati algoritmi 'post-stack' quali FXDECON ('Linear Frequency-Domain Signal Enhancement') e migrazione tempo. Tuttavia, i risultati ottenuti hanno suggerito la necessita' di migliorare ulteriormente le immagini sismiche, allo scopo di ricostruire una geometria delle strutture piu' realistica e di poter effettuare un bilanciamento accurato delle sezioni geologiche. Per questo motivo e' stata effettuata una elaborazione non convenzionale sui segmenti delle linee MS-58 e MS52 selezionati. Per la elaborazione finale e' stata applicata una sequenza con deconvoluzione predittiva, 'sort', analisi di velocita', migrazione parziale pre-stack' (DMO), analisi di velocita', 'stack', migrazione post-stack' (tempo e profondita').
L'interpretazione geologica e l'analisi dei dati esistenti in letteratura ha permesso di affrontare alcuni degli obiettivi generali del progetto: (1) assetto tettonico regionale del Mediterraneo orientale e compilazione di una mappa strutturale; (2) individuazione delle unita' stratigrafiche coinvolte nella deformazione, loro spessore e probabile litologia in base alla velocita' di propagazione sismica e alla correlazione con regioni meglio conosciute del Mediterraneo; (3) stima dei tassi di sedimentazione della sequenza Plio-Quaternaria; (4) ricostruzione preliminare della situazione indeformata; (5) stima dei tassi di raccorciamento; (6) stile strutturale e geometria delle pieghe; (7) localizzazione del livello di scollamento principale.
L'interpretazione delle sezioni sismiche in profondita', la ricostruzione delle geometrie di deformazione, e i tassi di raccorciamento lineare sono stati confrontati con i modelli analogici prodotti a Parma ottenendo informazioni sui parametri che controllano l'evoluzione cinematica del prisma di accrezione.
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