La analisi dei dati batimetrici, raccolti con scandagli a diversa frequenza operativa (450kHz, 210kHz e 33kHz) ha evidenziato un problema, che possiamo esprimere con la domanda: quale e' il "vero" fondale? Come mostrato anche dalla analisi dei dati SBP (Fig.16), si e' evidenziata, nella parte centrale del lago, una interfaccia estremamente fluida, di spessore variabile entro 70-80cm. La presenza di piante, di altezza piu' o meno comparabile, potrebbe essere in grado di essere definita come interfaccia da ecoscandagli a frequenza elevate (p.es. il sistema multibeam, a frequenza 450kHz, e il sistema singolo a 210 kHz). Invece, il sistema singolo a 33 kHz ha preferibilmente misurato come interfaccia acqua/sedimento un orizzonte mediamente piu' profondo dei due sopracitati. Oltre a questa fenomenologia di tipo fisico, la presenza di gas piu' o meno concentrato, ha portato a ulteriori dispersioni del dato. Una analisi piu' approfondita, ancora in corso, potra' dare alcune risposte al quesito iniziale. Evidentemente la scelta di quale 'orizzonte' definire dal punto di vista batimetrico dovra' essere valutata attentamente, con ottica in questo caso rivolta alla mappatura sul foglio geologico, tuttavia attenta anche a definire eventuali normative nuove o adeguamento di presenti.
Una compilazione dati batimetrici delle campagne 2005 e 2005 e' visibile in Fig.17. La massima profondita' riscontrata e' -5.80 m.