A settembre 2006 č stato pianificato un programma di lavoro attorno all'isola di Panarea, per approfondire le conoscenze geologico-strutturali dell'area (Fig. 1 e 2), il cui contesto č controllato principalmente dal sistema tettonico regionale con andamento NE-SO. Inoltre, si intendevano valutare le relazioni con il vicino apparato vulcanico di Stromboli, soggetto ad una crisi eruttiva verificatasi in concomitanza dei fenomeni esalativi che hanno interessato Panarea durante la fine del 2002 (Anzidei et al., (2005); Esposito et al., (2006)). Le metodologie scelte erano la sismica multicanale, la gravimetria, la magnetometria, multibeam, CHIRP, lungo linee su rotte approssimativamente SSE-NNW e ortogonali. Nel dicembre 2006 č stato condotto un esperimento di sismica a rifrazione a Stromboli, derivante dalla collaborazione tra CNR, INGV e Protezione Civile. L'esperimento č stato condotto mediante l'utilizzo di 10 OBS (Ocean Bottom Seismometers) e 20 stazioni mobili a terra, in aggiunta alle 13 che costituiscono la rete sismica permanente gestita dall'INGV. Sulla base dei risultati ottenuti, si č pensato di ripetere l'esperimento con la deposizione di 6 OBS nella zona fra Basiluzzo e Panarea, approfittando del fatto che la sorgente sismica ISMAR č in grado potenzialmente di produrre segnali ricevibili dai sismometri, e che le stazioni si erano rese disponibili a metā luglio da parte dell'Universitā di Trieste, che collabora al progetto, dopo un esperimento effettuato nel Mediterraneo Orientale. Allo stesso tempo, l'INGV di Roma e Catania si proponevano per l'installazione di stazioni sismiche mobili a Panarea e sugli scogli (Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca, Bottaro), in modo da completare la rete di acquisizione e permettere geometrie di scoppi lungo alcuni allineamenti strutturali ritenuti interessanti. Gli OBS sono dei sismometri di fondo oceanico racchiusi all'interno di bentosfere che permettono la protezione dei sensori. Essi vengono depositati sul fondale marino mediante caduta libera o guidata da cavo, e vengono rilasciati da meccanismi comandati dalla superficie al termine dell'esperimento. 3 OBS sono stati depositati con imbarcazioni affittate a Lipari nei giorni 30 e 31 luglio. Contemporaneamente sono state installate 6 stazioni mobili a terra da parte dei colleghi dell'INGV di Gibilmanna e di Catania. La deposizione dei 3 rimanenti OBS č stata fatta dalla N/O Urania alla partenza della crociera il giorno 1 agosto. Il giorno 3 agosto, dopo l'esecuzione di alcune linee sismiche tra quelle programmate, la nave č stata dirottata a Mazara del Vallo, per le ricerche del relitto della Thetis. Dopo l'individuazione dello stesso, la N/O Urania č rientrata nella zona dell'esperimento, le Isole Eolie, e le attivitā sono riprese il giorno 4 agosto alle 10:00. Fino alle 18:00 locali del giorno 8 agosto sono state effettuate alcune delle linee sismiche programmate, oltre a profili radiali di scoppi sismici nei pressi degli OBS, che sono stati recuperati in modalitā manuale e automatica, in concomitanza con il recupero delle stazioni a terra nella stessa giornata del 8 agosto. I dati raccolti (tra cui quelli degli OBS, letti all'atto del recupero) sono stati memorizzati su diversi supporti e consegnati ai diversi partecipanti alla crociera. La N/O Urania č rientrata in porto a Napoli alle 08:00 locali del giorno 9 agosto, come da programma.
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