La sorgente sismica e' stata una stringa di due cannoni sismici GI-GUN di SERCEL, in configurazione 'harmonic' 105+105 c.i., alimentati da un compressore BAUER I28 (2500 L/Min), trainata a circa 15 m da poppa alla profondita' di 7 m. I dati sismici sono stati raccolti da un cavo a 48 canali Teledyne, intertraccia 25 m, e digitalizzati dal sistema Stratavisor Geometrics nel formato SEGD (revisione xxxx). La cadenza di sparo ogni 50 m ha quindi prodotto copertura di 600%. La sincronizzazione dei due cannoni e' stata effettuata con il sistema ISMAR-CNR [Masini and Ligi (1995)], mentre il tempo assoluto di sparo e' stato memorizzato dal sistema software ISMAR Daphne [Stanghellini and Bortoluzzi(2004)], all'istante della generazione del segnale dal sistema di navigazione PDS-2000.
La pressione ai cannoni e' variata da 130 a 150 bar. Durante l'ultimo giorno di operazioni la pressione e' stata portata a 180-185 bar per avere la maggior potenza di scoppio disponibile (con distanza 100m fra uno scoppio e l'altro).
Durante il rilievo e' stato prodotto un grigliato SBP-CHIRP di dettaglio a S di Panarea e nell'area di Mazara del Vallo nella zona dell'Incidente alla N/O Thetis.
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