La Tabella 5 mostra i raggruppamenti per transetti delle stazioni campionate. Compatibilmente con quanto atteso, in base alle temperature atmosferiche, alla relativa calma di venti ed alle portate del Po, le distribuzioni superficiali evidenziano un espansione verso Est della plume del Po [Fig. 8]. In particolare si osserva un gradiente di salinita' lentamente crescente verso il largo. La plume del Po, identificata da salinita' inferiori a 35 PSU appare caratterizzata da temperature maggiori e da torbidita' e fluorescenze piu' elevate. Al largo della plume le acque appaiono piu' limpide e tendono a mostrare temperature e fluorescenze meno elevate. La sezione verticale dei transetti mostra una colonna d'acqua stratificata, caratterizzata da uno strato superficiale che ne percorre l'intera lunghezza e che si assottiglia lentamente verso il largo. A differenza di quanto osservato a fine febbraio durante la campagna ANEMVE07 [Bortoluzzi et al.(2007)], non si osserva un vero e proprio fronte. Lo strato superficiale e' caratterizzato da temperature maggiori e da salinita' e densita' inferiori, con punte rispettivamente superiori a 16ed inferiori a 31 PSU e 23 kg m nelle stazioni centrali e occidentali. Questi valori evidenziano una piu' marcata influenza delle acque dolci provenienti dal Po. Una temperatura massima di 17.16e' stata registrata lungo il transetto di Goro, stazione S1 (in prossimita' della boa S1), mentre un minimo di salinita' di 30.16 ed un minimo di densita' di 22.06 sono stati misurati nella porzione piu' costiera dello stesso transetto [Fig. 9]. Procedendo verso Sud l'influenza degli apporti del Po diviene gradualmente meno intensa. Il transetto piu' meridionale in area EMMA, nei pressi della boa E1 [Fig.12], mostra una salinita' minima superficiale di 32.24 ed una densita' corrispondente di 23.53. Al di sotto dello strato superficiale le temperature mostrano valori per lo piu' compresi fra 12 e 12.5, toccando minimi di 11.47al centro del transetto di Punta Marina [Fig.11] e nelle stazioni piu' costiere dei transetti piu' settentrionali [Figg. 9,10]. L'aloclino ed il picnoclino esibiscono un andamento approssimativamente parallelo alla superficie. Salinita' e densita' massime rispettivamente intono a 38.34 e 29.04 sono osservate a profondita' superiori a 20 m nelle stazioni centrali ed orientali dei transetti. I transetti di Goro, Reno e Cesenatico mostrano torbidita' piu' elevate verso costa, in corrispondenza dell'area sotto l'influenza degli apporti fluviali, mentre piu' al largo la colonna d'acqua appare sostanzialmente limpida dalla superficie al fondo [Figg. 9,10]. Massimi compresi fra 0.92 e 1.04 NTU sono osservati in prossimita' del fondo. La fluorescenza presenta un andamento simile, mostrando massimi superiori a 2.00 u.a. (corrispondenti pressappoco a 2 nelle acque superficiali maggiormente influenzate dagli apporti fluviali. Un picco massimo di 4.24 u.a. e' rilevato nella porzione occidentale del transetto di Reno, in corrispondenza con una salinita' di 32.20. Il transetto EMMA mostra torbidita' e fluorescenze inferiori, con andamento simile agli altri transetti. Non sono disponibili dati di torbidita' e fluorescenza relativi al transetto di Punta Marina. Il sensore dell'ossigeno ha fornito valori anomalamente elevati, dalla superficie al fondo, in tutte le stazioni. L'andamento dei profili verticali di DO appare tuttavia conforme con quanto atteso per una colonna d'acqua stratificata e caratterizzato da un forte consumo al di sotto del picnoclino. Peraltro, i valori di ossigeno disciolto non possono al momento essere considerati validi, nell'attesa che una ricalibrazione del sensore possa eventualmente fornire coefficienti utilizzabili per la correzione dei dati.
figure
figure
figure
figure figure figure